In tempo di pandemia da Sars-Cov2,il nuovo virus ad RNA, che ha colto di sorpresa l'intero pianeta, dove le informazioni sono tante, a volte contrastanti, e dove la certezza di una cura che sconfigga per sempre un virus di questo genere sembra una chimera, riflettere su quello che il nostro organismo, da solo, con le sue potenzialità immunitarie possa fare, credo che sia doveroso, utile e produttivo per la nostra salute. E' piuttosto inquietante che la Scienza Ufficiale non faccia mai menzione di adottare prevenzione nutrizionale, anche in questo gravoso frangente. E' sempre molto pericoloso quando l'uomo viene esposto a nuovi virus, verso i quali il nostro sistema immunitario si deve rapportare per la prima volta, senza averne memoria immunologica al fine di costruire anticorpi adeguati e duraturi nel corso della vita. Conoscere più a fondo il sistema immunitario e le armi di difesa naturali che abbiamo per fronteggiare situazioni simili, può aiutarci sicuramente
Un popolare proverbio turco recita: "il caffè deve essere nero come l'inferno, forte come la morte e dolce come l'amore". L'uso del caffè è noto fin dal X secolo quando le tribù nomadi in Abissinia e in Arabia mangiavano i frutti selvatici e maturi, pestati e mescolati con grassi animali, a formare palle rotonde che venivano consumate durante i lunghi viaggi. Da allora il caffè, a grandi passi, ha subito nel corso dei secoli una notevole evoluzione, passando da una bevanda proibita, quasi diabolica, a causa dell'effetto euforico e del vigore fisico che produceva, ad una consuetudine quotidiana, soprattutto nel nostro paese, dove rappresenta tuttora un vero e proprio rito con la ricerca e l'esaltazione delle sue qualità organolettiche. Il valore nutrizionale del caffè è stato definito solo recentemente ed in virtù delle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti , determinate dalla presenza di flavonoidi , è stato riabilitato anche nella patologia